Leonardo Pisano, soprannominato Fibonacci, è stato un matematico italiano nato a Pisa nel 1170. Suo padre Guglielmo Bonaccio lavorava in una stazione commerciale a Bugia, oggi chiamata Béjaïa, un porto del Mediterraneo nel nord-est dell’Algeria. Da giovane, Fibonacci studiò matematica a Bugia e, durante i suoi lunghi viaggi, apprese i vantaggi del sistema numerico arabo-indù.
Nel 1202, dopo essere tornato in Italia, Fibonacci documentò quanto appreso nel “Liber Abaci” (“Libro dell’Abaco”). Nel “Liber Abaci”, Fibonacci descrisse la serie numerica che oggi prende il suo nome. Nella sequenza dei numeri di Fibonacci, dopo lo 0 e l’1, ogni numero è la somma dei due precedenti. La sequenza è quindi la seguente: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377, 610 e così via, fino all’infinito. Ogni numero è circa 1,618 volte più grande del numero precedente.2
Questo valore: 1,618 è chiamato Phi o “Rapporto Aureo”. Il rapporto aureo appare misteriosamente di frequente nel mondo naturale, nell’architettura, nelle belle arti e nella biologia. Per esempio, il rapporto è stato osservato nel Partenone, nel dipinto di Leonardo da Vinci, la Gioconda, nei girasoli, nei petali di rosa, nelle conchiglie dei molluschi, nei rami degli alberi, nei volti umani, negli antichi vasi greci e persino nelle galassie a spirale dello spazio.
Nel contesto del trading, i numeri utilizzati nei ritracciamenti di Fibonacci non sono numeri della sequenza di Fibonacci, ma derivano da relazioni matematiche tra i numeri della sequenza. La base del rapporto “aureo” di Fibonacci del 61,8% deriva dalla divisione di un numero della serie di Fibonacci per il numero che lo segue.
Ad esempio, 89/144 = 0,6180. Il rapporto del 38,2% deriva dalla divisione di un numero della serie di Fibonacci per il numero che lo segue di due posizioni a destra. Ad esempio: 89/233 = 0,3819. Il rapporto del 23,6% si ottiene dividendo un numero della serie di Fibonacci per il numero di tre posizioni a destra. Ad esempio: 89/377 = 0,2360.
I livelli di ritracciamento di Fibonacci vengono rappresentati prendendo i punti alti e bassi di un grafico e segnando orizzontalmente i rapporti chiave di Fibonacci del 23,6%, 38,2% e 61,8% per produrre una griglia. Queste linee orizzontali vengono utilizzate per identificare i possibili punti di inversione dei prezzi.
Il livello di ritracciamento del 50% è normalmente incluso nella griglia dei livelli di Fibonacci che possono essere tracciati con i software grafici. Sebbene il livello di ritracciamento del 50% non sia basato su un numero di Fibonacci, è ampiamente considerato un importante livello di inversione potenziale, riconosciuto in particolare dalla Teoria di Dow e anche dal lavoro di W.D. Gann.
I ritracciamenti di Fibonacci sono spesso utilizzati come parte di una strategia di trading di tendenza. In questo scenario, i trader osservano un ritracciamento all’interno di un trend e cercano di effettuare entrate a basso rischio nella direzione del trend iniziale utilizzando i livelli di Fibonacci. I trader che utilizzano questa strategia prevedono che il prezzo abbia un’alta probabilità di rimbalzare dai livelli di Fibonacci nella direzione del trend iniziale.
Ad esempio, sul grafico giornaliero della coppia EUR/USD qui sotto, possiamo vedere che una tendenza al ribasso importante è iniziata nel maggio 2014 (punto A). Il prezzo ha poi toccato il fondo a giugno (punto B) e ha ritracciato verso l’alto fino a circa il livello di ritracciamento di Fibonacci del 38,2% della discesa (punto C).
Maxx Mereghetti e il famigerato “Big Money” uniscono le forze per arricchirsi dalle Azioni USA.